La Cooperativa Edificatrice Operaia Filippo Corridoni
è un’impresa sociale
La società garantisce la soddisfazione di uno dei beni primari, la casa, che si realizza tramite l’assegnazione in godimento di un alloggio con notevoli standard qualitativi a fronte del pagamento di un canone equo.
E' costituita dall’insieme delle socie e dei soci
ed è condotta e amministrata da un
Consiglio di Amministrazione
L'insieme dei soci costituisce l'assemblea sociale mentre il Consiglio di Amministrazione (C.d.A.) è composto da soci eletti democraticamente dall’assemblea. Con le stesse modalità il C.d.A. elegge il Presidente.
Tutti gli amministratori agiscono per senso di responsabilità verso l’impresa cooperativa e per puro spirito volontaristico, infatti, non sono previsti alcun compenso e benefici.
Il cooperatore crede e pratica quotidianamente la fratellanza, l’uguaglianza sociale e di genere, l’altruismo e la solidarietà nell’impresa collettiva
Questi principi sono condivisi fin dal 1886, quando i “Probi pionieri di Rochdale”, considerati i capostipiti dell’impresa cooperativa, idearono e svilupparono un modello di impresa che non fa dividendi ma reinveste nell’attività i frutti del lavoro.
Il mutualismo è manifestato dal corpo sociale,
il quale sostiene economicamente la Società
Proprio perché la proprietà è collettiva e il fine è il bene comune, si necessita che i soci ne siano consapevoli e ne consegue, quindi, un adeguato senso di responsabilità. Non a caso, fin dal 1907 quando i fondatori adottarono nello statuto la regola dei due presentatori, per aderire alla società è richiesta la firma a garanzia di due soci.
Questo è l'unico meccanismo che garantisce l’identità, la natura ed il futuro del progetto cooperativo.
La cooperazione di abitanti, infatti, non è mai stata, non è e non potrà essere un movimento assistenziale e caritatevole né, tantomeno, un ente benefico.